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Un carrello biedermeier

Mi capita spesso quando entro nelle case dei miei clienti per un incarico di riqualificazione degli spazi, di attuare un sano decluttering, ma al tempo stesso di proporre il recupero di molti dei loro mobili. E’ una sorta di filosofia di vita che propongo nel mio lavoro perché ritengo che non sempre bisogna buttare, anzi il passato è la nostra cultura che da sapore al nostro vivere e non meno importante inquiniamo un po’ meno.   Rendere contemporanei mobili e oggetti passa attraverso un’operazione di selezione, riqualificazione ed infine inserimento in un nuovo contesto. Spesso lo stesso cliente rimane sbalordito di come i suoi oggetti riprendano vita in una nuova ambientazione. Per molti mobili, per esempio, vale il concetto che partendo dalla loro funzione si può rivelare utile inventare un nuovo utilizzo in un differente contesto. E’ il caso di questo carrello di gusto biedermeier che è stato laccato per inserirsi silenziosamente nell’arredamento di uno studio. L’utilità pratica dell’oggetto esprime la sua funzione di contenitore, ma spostabile nello spazio e quindi piacevolmente fruibile. Il colore neutro smorza i toni pesanti del color noce che il carrello aveva prima del restauro, l’oggetto si fonde nell’ambiente, ma allo stesso tempo svolge con discrezione la sua nuova funzione. 

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